mostra personale di scultura

19.11.2015 12:54

personale di scultura dal 02 al 31 maggio 2015 c/o galleria "Officina delle Arti" Agrigento a cura di Aurelia Nicolosi locandina.pdf (95645)


il cantore dell-invisibile.pdf (84225)

I primi pitagorici nell'antica Grecia descrivevano l'armonia come un'opposizione tra contrari: limite e illimitato, unità e molteplicità, femminile e maschile. Pitgora, invece, in netta opposizione a tale pensiero riteneva che la perfezione risiedesse nell'impari, nella retta e nel quadrato; tutto ci che era antitetico ad essi andava a confluire nell'errore e nel male.                                                                                                                                                               Eraclito, superando tale concezione, giunse alla conclusione che l'armonia tra gli opposti si compiva non sopprimendo uno di essi, ma permettendo ad entrambi di sussistere in una tensione continua. Tale conetto, andando avanti nel tempo, fu trasposto in arte per definire la simetria come "l'idea di un equilibrio tra due entità opposte che si neutralizzano l'una con l'altra, di una polarità tra due aspetti che sarebbero l'un con l'altro contraddittori e che diventano armonici solo perché si contrappongono dando vita, trasportati sul piano dei rapporti visivi, ad una simmetria". Così racconta il semiologo Umberto Eco nella sua storia della bellezza.                                                                                                                                                  

Lo scultore Policleto (V sec. a.C.) con il Dorifero e il Diadumeno andò oltre il principio dell'equilibrio di due elementi uguali e fissò un canone basato sui rapporti proporzionali in senso geometrico: la testa stava al corpo come il corpo stava alle gambe, e così via. Il movomento del corpo, la prospettiva e gli adeguamenti della figura alla posizione dello spettatore influenzavano la relazione trale parti.                                                                                       
l'architetto Vitruvio nel I sec. a.C. tradusse le proporzioni umane in frazioni della figura intera (la faccia doveva essere 1/10 della lunghezza totale, la testa 1/8...) e distinse "la tecnica del pricipio di simmetria dall'euritmia (...) che è l'adattamento delle proporzioni alla necessità della visione (...)". Successivamente i suoi studi divennero un punto di riferimento prezioso per gli artisti del Rinascimento, tra cui Leonardo da Vinci, Piero della Francescae Leon Battista Alberti, che li applicarono alle loro opere approfondendo, in particolare, il concetto di sezione aurea (indicante il rapporto tra due lunghezze disuguali della quale la maggiore è medio proporzionale tra la minore e la somma delle due), al quale si ispireranno successivsmente molti creativi fino all'età contemporanea.   

Mimmo Scuderi sembra discendere da tale mondo a cavallo tra arte, scienza e filosofia: egli trasmette nelle sue sculture un'attenzione per la Natura e per l'armonia degli opposti, una "curiosità antropologica" che trascende il tecnicismo, diventando "ricerca sull'uomo e sua sua essenza", come afferma lui stesso.

Per indagare la sostanza dell'Universo, dalla medicina tradizionale approda alla medicina orientale che gli consente di interpretare il concetto di salute e benessere secondo una visione olistica in cui l'equilibrio fisico e mentale è rappresentato dalla convivenza e conciliazione di due energie opposte: lo yin e lo yang. Il primo è l'elemento femminile, materno, buio, associato alla Terra; il secondo è il potere creativo, maschile, forte, legato al Cielo.

L'arte, pertanto, diventa in lui veicolo di sapere e conoscenza; è espressione di un sentire 'cosmico' che oltrepassa i confini della ragione. Per lui «l’atteggiamento non può essere solo razionale e intellettuale, non si tratta di essere professori di storia dell’arte, ma di realizzare il silenzio che dobbiamo fare dentro di noi per essere capaci di ascoltare e nell’ascolto accogliere l’imponderabile e quella piccola parte di “verità” di cui ognuno di noi è portatore e custode».
Come Socrate conduceva l’uomo ad abbandonare le certezze dichiarando di «sapere di non sapere» (docta ignorantia), così Mimmo esorta lo spettatore che osserva le sue creazioni (Energia Yin, Addio, Amanti, Condizione Umana), a mettersi in discussione e a riflettere sull’inesistenza di una verità assoluta, anche grazie al contributo del lato femminile che è in ciascuno di noi e a cui appartengono il silenzio, l’ascolto, l’accoglienza, l’istinto, la sensazione, l’amore.
Tali caratteristiche hanno una funzione terapeutica e sono a fondamento del sano sviluppo psicologico di un individuo che rischia ogni giorno di smarrire costantemente l’orientamento.
E l’opera Avevo perso la testa sembra incarnare tale condizione di ottundimento che cambia e  trasforma ma da cui ci si può liberare. Scrive il saggista Haruki Murakami: «Quando la tempesta sarà finita, probabilmente non saprai neanche tu come hai fatto ad attraversarla e a uscirne vivo. Anzi, non sarai neanche sicuro se sia finita per davvero. Ma su un punto non c’è dubbio. Ed è che tu, uscito da quel vento, non sarai lo stesso che vi è entrato».
Proprio in questi momenti ritorna l’ascolto intrapersonale e interpersonale: strumento potente per dare una via di fuga, una zattera della salvezza che conduce ad un porto sicuro.
Gli psicologi americani Rogers e Gordon, che avevano incentrato i loro studi sulla PERSONA, sperimentarono nuove tecniche terapeutiche basate proprio sull’ascolto attivo per rendere la comunicazione efficace e trasformare la relazione tra due soggetti in un rapporto empatico, attento al vissuto emotivo dell’altro.
Non giudicare, non interpretare, quindi…ma sostenere e trovare soluzioni. Questi i nodi focali di un processo che ritroviamo ampliato nell’arte trasversale di Mimmo Scuderi, alchimista della materia e raffinato cantore dell’invisibile, in cui talento, abilità e sensibilità sono espressione di un modo unico e originale di dialogare con il pubblico e trasmettere dei valori, che la società contemporanea ormai tende inesorabilmente a dimenticare.

Aurelia Nicolosi

Mimmo Scuderi: singer of the unseen
The early Pythagoreans in ancient Greece described harmony as an opposition between opposites: limit and unlimited, unity and multiplicity, female and male . Pythagoras, however, in sharp contrast to that concept, believed that perfection was to be found in the unequal, in a straight line and in a square; all that was antithetical to them was  error and evil .
Heraclitus, overcoming such a conception, came to the conclusion that the harmony of opposites was accomplished not by suppressing one of them, but allowing both to exist in a continuous flowing. With the passing of time  this concept  was used  in art to define the symmetry as "the idea of a balance between two opposing entities that neutralize each other, of a polarity between the two aspects that would be contrasting and become harmonic just because opposed giving life to a symmetry, thanks to the visual relationship." This is what the semiotician Umberto Eco says in his ‘History of beauty’ .
The sculptor Polykleitos (V century BC.) with the Doriforo  and the Diadumenus went beyond the principle of balance of two equal elements and established a model  based on the proportional relations in the geometric sense: the head was to the body as the body was in the legs , and so on. Body movement , perspective, and adjustments of the figure to the position of the viewer influenced the relationship between the parties .
The architect Vitruvius in the first century . B.C. translated the human proportions in fractions of full-length ( face had to be 1/10 of the total length , head 1/8 ... ) and distinguished " the technique of the principle of symmetry  from euritmia [ ... ] that is the adaptation of the proportions to the need of the vision [ ... ]. "Later his studies became a valuable point of reference for the artists of the Renaissance , including Leonardo da Vinci, Piero della Francesca and Leon Battista Alberti , who applied them to their works, deepening, in particular, the concept of the golden section (indicating the relationship between two unequal lengths , the largest of which being the mean proportional between the lower and the sum of the two), which will later inspire many creative up to contemporary age .
Mimmo Scuderi seems to be part of that world, between art, science and philosophy: he express in his sculptures attention for nature and for the harmony of opposites , an "anthropological curiosity" that transcends the technicality, becoming " search on  man and his essence," as he says .
To investigate the substance of the Universe  he passed  from traditional medicine to  the oriental medicine that allows him to interpret the concept of health and well-being according to a holistic view in which the physical and mental balance is the coexistence and reconciliation of two opposing energies: the yin and yang. The first is the feminine, maternal, dark, associated with the Earth; the second is the creative power, masculine, strong , tied to Heaven .
Art, therefore, becomes a vehicle for him to achieve knowledge; is an expression of a 'cosmic' feeling that goes beyond the bounds of reason. For him, "the Artistic attitude must not be only rational and intellectual, it is not a question of being  an expert in art history, but to realize the silence within us so we can  listen and accept the imponderable and that small part of the "truth " of which each of us is a carrier and guardian."
Like Socrates who  led the man to abandon the certainties declaring  “knowledge of not knowing" (docta ignorantia), so Mimmo urges the viewer  who observes his creations (Energy Yin, Farewell, Adventure, Human Condition), in questioning and reflect the non-existence of an absolute truth, thanks to the contribution of the feminine side that is in each of us and to which belong the silence, listening, acceptance, instinct, feeling, love.
These characteristics have a therapeutic function and are the foundation of healthy psychological development of an individual who is likely to get lost in life .
And the work ‘Avevo perso la testa’ seems to embody the condition of blunting that changes and transforms  but from which you can free. Writes the essayist Haruki Murakami: "When the storm is over , you probably do not even know how  you cross it and get out alive. Indeed, you will not even be sure if it's really over . But on one point there is no doubt, once  out of that wind, you may not be the same as before."
In these moments intrapersonal and interpersonal listening come up as a powerful tool to give an escape, a raft of salvation that leads to a safe harbour.
American psychologists Rogers and Gordon, who had focused their studies on the PERSON, experimented with new therapeutic techniques based on active listening just to make communication effective and transform the relationship between two entities in an empathetic relationship, strongly based on the emotional experience of the others.
Do not judge , do not interpret, ... but support and find solutions . These are the main keys of a process that we find in the globalized art of Mimmo Scuderi, alchemist of matter and refined singer of the invisible, where talent, skill and sensitivity are the expression of a unique and original way to communicate with the public and pass values  that contemporary society  keeps on forgetting .
                                                                                                                                                                                     Aurelia Nicolosi

 

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MIMMO SCUDERI

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